14 novembre 2013

Thohir a Milano: stadio e top-player, i segreti della nuova Inter

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Con un aerero proveniente da Giacarta via Singapore, alle 7.25 è atterrato a Milano Erick Thohir: il magnate indonesiano ha già programmato il percorso che nelle prossime ore lo porterà a diventare il proprietario di maggioranza dell’Inter e porre le basi della nuova società.   “Sono emozionatissimo: ora incontrerò Moratti e poi parlerò in conferenza stampa”, le prime parole pronunciate dell’uomo d’affari orientale a Malpensa. Nell’incontro con Moratti il tycoon orientale quale discuterà sul ruolo che la famiglia milanese manterrà nella Beneamata e sulle prossime iniziative del mercato di gennaio. Venerdì sarà invece il momento del passaggio di consegne ufficiali, che avverrà nell’assemblea sraordinaria degli azionisti, dove si ratificherà il pasaggio del 70% dell’Inter nelle mani della cordata indonesiana facente capo, oltre che a Thohir, a Rosan Roeslani e Handy Soetedjo.   Sabato il magnate sarà invece in mattinata a Palazzo Marino per la presentazione ufficiale al sindaco Giuliano Pisapia e nel pomeriggio visiterà Appiano Gentile, dove assisterà anche ad un’amichevole tra l’Inter e il Chiasso.  Da definire nei dettagli, poi, i piani dei giorni successivi, visto che Thohir ha intenzione di fermarsi più dei tre giorni inizialmente programmati: quattro, in ogni caso, i punti della nvoa Inter che verrà.   MORATTI PRESIDENTE? – Il primo nodo da sciogliere sarà quello della presidenza: Massimo Moratti sarebbe disposto a restare in prima persona ma solo a patto di avere una voce in capitolo importante sulla gestione del club. In caso contrario, potrebbe lasciare il posto ad uno dei suoi figli o addirittura cederlo alla nuova proprietà. Dal canto suo, Thohir vuole sicuramente coinvolgere Moratti nelle scelte ma vuole anche che l’ultima parola sia sua. Proprio sul difficile equilibrio tra “consulenza” e “potere decisionale” verterà la scelta dei due uomini d’affari. Sarebbero invece smentite le indiscrezioni che vorrebbero Moratti depositario di una clausola che gli permetterebbe di riacquistare l’Inter alla fine del campionato 2014/2015 a prezzo “scontato” qualora Thohir non facesse investimenti: si tratta semplicemente di uha “prelazione” in caso di futura cessione della società ma nell’accordo non si fa menzione del prezzo. Ovvio che se la gestione di Thohir fosse deludente, automaticamente anche il valore - e il prezzo - dell'Inter potrebbe calare ma si tratta di una legge di mercato, non di una clausola specifica.   SOCIETA’: ADDIO A BRANCA – Per quanto riguarda lo staff dirigenziale è certo l’addio all’uomo mercato Marco Branca ed è probabile anche quello al direttore sportivo Piero Ausilio: ad entrambi è stata “imputata” una gestione non soddisfacente specie a livello giovanile, con le cessioni in Bundesliga di elementi interessanti come Luca Caldirola e Giulio Donati. Il nuovo uomo di riferimento a livello di gestione giocatori dovrebbe essere uno tra Leonardo (che però costa molto), Walter Sabatini (attualmente alla Roma) e Andrea Berta, uno degli artefici del nuovo, brillante corso dell’Atletico Madrid. Da non escludere, però, un nome a sorpresa proveniente dalla Premier League, che a livello gestionale resta il punto di riferimento di Thohir.   MERCATO: LOW COST A GENNAIO,  I COLPI A GIUGNO – Per quanto riguarda il mercato, non ci saranno operazioni “alla Gareth Bale” né a giugno e ancor meno a gennaio, visto l’obbiettivo del pareggio di bilancio entro un paio d’anni. Per l’inizio del 2014 sono previsti “aggiustamenti” alla rosa, ovvero un laterale e un attacante, con principali candidati Sime Vrsaljko del Genoa e Rolando Bianchi del Bologna. A giugno, invece, specie qualora l’Inter si qualificasse per la Champions League, ci saranno investimenti più ingenti: in quest’ottica piacciono molto Radja Nainggolan del Cagliari - che con le sue origini indonesiane sarebbe anche una figura importante a livello di marketing -, Juan Iturbe del Verona e Edin Dzeko del Manchester City.   STADIO NUOVO: MODERNO MA NON PRIMA DEL 2019 – Per finire,la questione stadio: l’impianto nuovo si dovrebbe fare nella zona di Rho: in linea di masima la zona edificabile da 36mila ettari è stata individuata ma non c’è ancora una “timelist” definitiva. Di sicuro nei prossimi anni l’Inter resterà a San Siro: con il Milan è stato avviato un progetto per rimodernare l’impianto e renderlo candidabile alla finale di Champions League del 2016. Poi si penserà ad uno stadio tutto nerazzurro con modello quelli di nuova generazione: gli esempi sono l’Emirates dell’Arsenal di Londra e la Friends Arena dell’AIK Solna a Stoccolma, in ogni caso con una capienza da 60mila posti.

Fonte : Virgilio.it

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